Segnalo due articoli tratti dal corriere della sera,
questo e
questo dove si fa riferimento all'ultimo numero di Dylan Dog uscito a Dicembre, il n° 280, Mater Morbi, dove viene trattato il tema della malattia.
Il sottosegretario Roccella si è lamentato poichè è convinto che si parli dell'eutanasia, mentre Recchioni (lo sceneggiatore dell'albo, NdN) risponde dicendo che si parla dell'accettazione della malattia.
Ho letto l'albo con molto interesse perchè tratta di un tema "scottante" e posso assicurare che non si parla nè bene nè male dell'eutanasia, ma sostanzialmente è un'invito a riflettere: " Cosa succede quando il male è una parte di noi? Ignorarlo o rifiutarlo è inutile o dannoso"
Le reazioni della Roccella sono ancora una volta la dimostrazione che chi ha un'opinione diversa o contraria da quella del "capo" debba essere bollato come eversivo o allontanato.
L'albo fa veramente riflettere sulla malattia, soprattutto sulle malattie terminali. Leggetelo se ne avete l'occasione.
"Le angosce sono come le malattie, la cosa peggiore che si possa fare è ribellarvisi" (cit. Wittgenstein, filosofo del '900)